Una filosofia architettonica quella proposta nella biennale del 2010, molto vicina alle dinamiche contemporanee della società e alla realtà multimediale, in cui diversi livelli si intrecciano, senza gerarchie. Il mondo del web 2.0 sembra aver aperto le porte ad una architettura 2.0, in cui lo spazio può essere modificato da chi lo vive, o da chi ne interagisce. Un'architettura plurale, molteplice e soprattutto dinamica, aperta al cambiamento attuato dal dialogo tra ambiente e società.
Del resto durante la conferenza stampa la curatrice ha dichiarato che viviamo nella «società post-ideologica. Siamo parte di una rete. La comunicazione mediata condiziona le relazioni interpersonali». Il padiglione Italia: "AILATI. Riflessi dal futuro"Architettura 2010 guarda alle periferie.La mostra è dislocata tra il Palazzo delle Esposizioni e l'Arsenale, lungo un percorso non nettamente delineato. Sono 48 i partecipanti e 53 i padiglioni nazionali, tra cui quello Italiano diretto da Luca Molinari. Il tema del Padiglione è “AILATI. Riflessi dal futuro”.
Ailati è un gioco di specchi sulla parola Italia, attraverso cui si cerca un nuovo sguardo sull'architettura, che permetta di vederla come un'arte civile, attenta ai bisogni reali della gente. Il padiglione è organizzato in tre sezioni, secondo la logica temporale “passato, presente, futuro”: la sezione “Amnesia nel presente. Italia 1990-2010” è una riflessione sugli ultimi vent'anni dell'architettura del nostro paese, “Laboratorio Italia” invece rappresenta il cuore del padiglione, con proposte innovative per il presente ed infine “Italia 2050” è uno sguardo immaginario sul futuro.In questa Biennale Architettura propongono sperimentazione , poca architettura (intesa come plastici) ma molti suggerimenti umanistici , ed è un bene perché l’uomo deve rimanere al centro dell’architettura , questa architettura da capire e da interpretare , per poi mettersi al suo servizio.
E’ una Biennale che profuma di legno fresco, alla riscoperta della natura , come nel padiglione della Repubblica Ceca e di quella Slovacca , così pure odora di legno anche l’esordiente Ruanda , ai magazzini del sale rivolto a riutilizzare le loro materie prime le loro risorse ,Odora invece di essenze mediterranee quello greco (padiglione sinestetico) con ambienti profumati dalle loro spezie , o dai prodotti di quella terra “sinestesia” , come si visiona dai loro video .
Alle Artiglierie dell’Arsenale, con il progetto espositivo Re/Mixed, organizzato da MalaysiaExternal Trade Development Corporation (MATRADE) in collaborazione con MalaysianInstitute of Architects Gli eventi collateraliLa XII edizione della biennale di architettura propone anche attività collaterali, per creare un legame duraturo con il pubblico, che non si fermi alla singola visita. Sono in programma i “Sabati dell'architettura”, incontri settimanali con i curatori delle passate edizioni e “Destinazione Biennale di Venezia”, progetto rivolto alle Università e agli Istituti di formazione, che mira a far divenire la biennale, non un'esperienza unicamente estetizzante, ma luogo di ricerca e di avanzamento per gli studi del settore e non. Il progetto SISMYCITY è Evento collaterale della 12.
Biennale di Architettura e nellaLoggia Foscara di Palazzo Ducale, formata da una sessantina di fotografie realizzate nelcorso di un anno di lavoro dai fotografi fuori_vista, introdotte da una composizione di 800 immagini riguardante la mappatura della zona rossa. L’esposizione prevede successive tappe a Milano, Roma e L’Aquila. “Provincia Italiana” , laboratorio per ripensare il territorio con incontri , workshop e conferenze nelle provincie di Vicenza Venezia Padova e Treviso durante la biennalearchitettura 2010 con programmi dal 2 settembre al 19 novembre.
Sismycity alla Loggia Foscara di Palazzo Ducale, formata da unasessantina di fotografie realizzate nel corso di un anno di lavoro dai fotografi fuori_vista,introdotte da una composizione di 800 immagini riguardante la mappatura della zonarossa. Spazio Thetis con l’artista Renato Meneghetti e altri. Il Padiglione Venezia ai Giardini ospita, in occasione della 12.
Mostra Internazionale di Architettura dellaBiennale di Venezia, un doppio omaggio "veneto": ad uno scultore, Toni Benetton, e ad un architetto, ToniFollina.
Ne sono curatori Carlo Sala e Nico Stringa. A promuoverlo sono la Regione del Veneto e il Comitatoper il Centenario di Toni Benetton.
GRUPPO SINESTETICO (Albertin , Sassu , Scordo)
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